La Storia in pillole
APPUNTI DI STORIA
1083: documento più antico che attesta la presenza del complesso; è l’atto di donazione che pone fine alle controversie tra Lenno e Isola per il possesso del S.Benedetto.
Prima di quella data: probabile presenza legata a Benedettini del monastero di S.Carpoforo in Como.
Il 30 aprile 1083 con la presenza del vescovo di Como Rainaldo DONAZIONE a tre conversi laici che abitavano nelle adiacenze, BOLDO, ANRADO, LANFRANCO GALINA.
E’ l’inizio di un tentativo di riforma del clero avviata già dai vescovi riformatori di Como
(1010/1027 Alberico – 1028/1048 Litigerio – 1049/1061 Bennone 1062/1084 Rainaldo, all’epoca di papa Gregorio VII).
La fondazione di monasteri benedettini in Diocesi è una scelta finalizzata per promuovere la riforma …
1090 il nome del primo abate conosciuto PELLEGRINO (fino al 1098)
1161 siamo alla massima estensione del monastero con possedimenti esterni verso la Brianza e la Valtellina. Con la Bolla di papa Alessandro III il monastero passa sotto protezione apostolica.
Tuttavia fu breve la durata della presenza monastica.
16 novembre 1431 il monastero viene soppresso da papa Martino V e passa alle dipendenze dell’Acquafredda, monastero cistercense sorto dalla riforma dell’ordine cluniacense, fondato nel 1142 come filiazione di quello di Morimondo (Mi) con 16 monaci e abate. Verrà poi soppresso a sua volta nel 1778 dall’imperatore d’Austria Giuseppe II.
Con lo spostamento della comunità presso l’Acquafredda per il S.Benedetto ha inizio il degrado.
1800 con soppressione “Giuseppina” avviene il passaggio ai privati: trasformato in abitazione rustiche e stalle, viene soppresso il chiostro.
1958 restauro chiesa con appoggio della Sovraintendenza. Degrado tuttavia continuo per una mancata presenza in loco.
1 maggio 1958 la chiesa viene di nuovo aperta al culto
Inizio anni 60 l’acquisto dell’area da parte di Giovanni Botta e M.Teresa Traversa.
Parte della Basilica di proprietà di d.Bracchetti di Lenno passa poi a d.Augusto Bormolini.
La famiglia Botta dopo aver riunificato le proprietà compie una opera di rimboschimento di tutta l’area ma non si attua nessuna opera di recupero delle strutture..
1985 arriva e si stabilisce lì a vivere Franco Riva, Ginepro: inizia il recupero
11.2.1987 nasce l’Associazione S.Benedetto in Valperlana che il 25.2 stipula un comodato con i proprietari (fam.Botta)
1988 muore Giovanni Botta e subentra come proprietario il figlio Alberto.
Nel 1989, grazie all’Associazione, si dà avvio al primo lotto di lavori su corpo centrale dei fabbricati
Nel 1993 rifacimento copertura della chiesa e dei locali interni
Nel 1997 sistemazione dell’ interno della chiesa
Con il 1999 iniziano alcune esperienze di presenza stabile presso il monastero, tutte di breve durata.
Nel 2001 avviene la partenza di Ginepro che diventerà poi monaco e abate presso l’abbazia di Tamié in Francia.
Il 2011 segna il definitivo scioglimento dell’Associazione e il conseguente abbandono del s.Benedetto.
Con il 2014 vi è una ripresa dei contatti con la famiglia Botta da parte di d.Sergio. I proprietari affidano le chiavi e permettono un minimo utilizzo delle strutture e la loro custodia.
2016-18 Proposta di un Comodato d’uso con la Diocesi che tuttavia non viene stipulato.
Il 3 settembre 2020 si firma la DONAZIONE di tutta la proprietà da parte della famiglia Botta alla Diocesi di Como tramite l’acquisizione giuridica del bene da parte del Santuario della Madonna del Soccorso.