CRONACA

03/09/2020 Alla presenza del notaio, della famiglia Botta, di d.Augusto B., del rettore del Santuario della B.V. del Soccorso e del Vescovo Oscar, viene firmato l’atto di donazione dell’intero complesso del S.Benedetto in Valperlana alla Diocesi di Como e affidato alla cura e custodia del Santuario del Soccorso, nella persona del Rettore pro tempore.

08/10/2020 Inizio primi lavori di risistemazione della caldaia a legna.

17710/2020 Lavoro di riparazione del tetto del monastero.

25/11/2O Tempo permettendo e con l’aiuto di alcuni volontari, abbiamo iniziato alcuni lavori di sistemazione e revisione della struttura del monastero: il tetto, la stufa/caldaia con relativo impianto di riscaldamento, ed è in corso la revisione del boiler per l’acqua calda e dell’impianto fotovoltaico.

Interventi necessari e preliminari a tutto il resto che speriamo di poter affrontare nella nuova stagione post-covid!

13/12/20 Oggi, s.Lucia, è tornata la luce a S.Benedetto: Luigi, Renato e Marco hanno riattivato il pannello solare, portato le nuove batterie e collegato il tutto!. Grazie a loro e a quanti già ci stanno sostenendo. Grazie a chi ha direttamente contribuito alla realizzazione del rinnovato impanto fotovoltaico: la Ditta NORDELETTRONICA S.r.l. http://www.nordelettronica.com

21/03/21 Inizio primavera…ripresa lavori di sistemazione e pulizia. Grazie a Luigi e Marco ora la luce illumina a giorno tuttti i locali del monastero. Inizio pulizie esterne per eliminare rovi e quant’altro… In sistemazione anche boiler e bagno… E col ritorno (speriamo presto!) in zona gialla riusciremo a organizzare finalmente un incontro per tutti i volontari così da accellerare le varie attività necessarie per il riutilizzo della struttura.

16/04/2021 Potatura noce e taglio pianta morte sul retro del monastero con Fabio, emanuele, Nicola e Marco.

Il primo maggio è – da lunga data – giorno di festa al monastero di San Benedetto in Valperlana.
Si ricorda il primo maggio del 1958 quando, dopo anni di abbandono la chiesa venne restaurata e proprio in quel giorno riaperta al culto. Le parrocchie di Ossuccio e di Lenno da allora per tradizione si ritrovano qui ogni anno per celebrare la S.Messa e per vivere una giornata di convivialità.
Quest’anno inoltre per la prima volta da quando il complesso monastico è tornato alla diocesi di Como, celebriamo questa data dando ad essa un significato nuovo, un valore ancor più marcato: la ripresa di un’esperienza che, pur lentamente, vuole riportare il San Benedetto ad essere spazio di spiritualità, di preghiera e di ascolto, di incontro e di ricerca, nel solco dell’antica tradizione monastica.
Quest’anno, purtroppo ancora caratterizzato dalla situazione pandemica, ci si limiterà alla celebrazione della S.Messa alle ore 11.00 nel rispetto delle regole vigenti per il covid (sia all’interno della chiesa con limitazione di persone e regolare distanza, che all’esterno evitando ogni assembramento). In base al tipo di zona in cui ci ritroveremo in quella data (rossa,arancione o gialla) dipenderà la possibile partecipazione o meno anche di chi non-residente nel Comune di Tremezzina.

Per la prima volta due fari, collegati al nuovo impianto fotovoltaico, illuminano l’abside e la prima parte della chiesa!

22/05/2021 Celebrazione della S.Messa nella memoria del martirio dei monaci di Tibhirine. E’ una giornata piovosa e anche la partecipazione è minima. L’incontro previsto per i volontari non si svolge.

19/05/2021 Salgono a san Benedetto un gruppo di giovani accompagnari da d.Michele P. per una girnata di riflessione, preghiera e amicizia.

26/06/2021 Incontro al san Benedetto con il gruppo Tavolo interfedi. Riportiamo l’articolo pubblicato sul Settimanale della DIocesi.

11/07/2021

Era l’anno 1083 – dicono le fonti storiche – quando l’allora vescovo di Como Rainaldo venne qui in Valperlana per affidare l’abbazia di san Benedetto a tre conversi. Da allora in questo luogo si sono avvicendati periodi di luce e di ombra. Solo a metà del 1900 grazie alla famiglia Botta e in seguito a Ginepro e all’Associazione Amici di s.Benedetto”, queste pietre hanno ripreso a parlare di quell’armonia e spiritualità che la Regola benedettina sa offrire a ogni uomo e donna che è in ricerca. Luogo toccato, più recentemente, anche dalla presenza significativa di alcune persone, quali il cardinal Martini e poi fratel Christophe de Chergé della comunità monastica di Tibhirine in Algeria.  A loro Ginepro, nel 1997 (un anno dopo il martirio), volle erigere a memoria l’altare di questa chiesa.

Era (e rimane) nostro desiderio consacrare questo altare inserendo in esso le reliquie di questi martiri riconosciuti beati dalla chiesa l’8 dicembre 2018. Al momento ciò non è ancora possibile.

In questa festa di S.Benedetto, patrono d’Europa, tuttavia con la presenza del nostro vescovo Oscar abbiamo invocato su questo altare la benedizione del Signore perché renda tutti noi capaci di riconoscere in esso Cristo stesso, il primo martire, il figlio di Dio che ci rende figli con il dono della sua vita e del suo Spirito.

Presenti con il Vescovo preti, monaci, diaconi permanenti e il popolo di Dio accorso numeroso e partecipe per condividere insieme questo momento di preghiera e di comunione fraterna. Il canto, ben curato, insieme alla Parola di Dio del giorno e alla riflessione del vescovo Oscar, hanno aiutato tutti a riscoprire ed apprezzare il dono della fede ricevuto e trasmesso nei secoli e ed essere, ognuno nel suo ambiente e secondo la propria vocazione, missionari e testimoni del vangelo.

Nel pomeriggio ci si è poi ritrovati con quanti hanno intenzione di offrire volontariamente il proprio contributo per attività di manutenzione, pulizia, custodia di questo luogo, dando vita a un piccolo ma significativo gruppo di “Amici di san Benedetto”. Sul sito (https://sanbenedettoinvalperlana.it) è possibile conoscere meglio questa proposta e rimanere aggiornati sulle diverse iniziative.

Ora,  nella memoria degli inizi – quando il vescovo Rainaldo volle questo monastero per il rinnovamento della vita cristiana in tempi oscuri e difficili – ci auguriamo che questo luogo, tornato ad essere proprietà della Diocesi grazia alla donazione della fam. Botta e di d.Augusto B., riprenda a parlare il linguaggio della spiritualità cristiana con una presenza significativa di proposta monastica e con le porte aperte a tutti i fratelli e le sorelle in ricerca e in cammino sulle strade della vita.

 

MARTEDI’ 3 AGOSTO.

Elicottero e lavori con i volontari.

I dettagli nella sezione del sito “Cosa si sta facendo”

Cosa si sta facendo

Mercoledì 11 agosto incontro a san Benedetto con don Alexei Carpineanu responsabile della Comunità ortodossa  del Patriarcato di Mosca, “st.Apostoli Pietro e Paolo” di Como.

11 luglio 2021 LA BENEDIZIONE DELL’ALTARE

 

Le pietre ci parlano. Raccontano una storia di impegno, di fatica, di fede. Ci esortano a continuare, elevando l’anima a Dio. E’ il messaggio del Vescovo di Como, Oscar Cantoni, dal piccolo gioiello romanico di San Benedetto in Val Perlana, l’11 luglio, giorno in cui si celebra san Benedetto da Norcia, abate e fondatore del monachesimo occidentale. Parole che risuonano con forza in una chiesa millenaria, testimone di alterne vicende e che ancora oggi sa richiamare persone interessate a vivere un’esperienza di preghiera e di lavoro.

Durante la celebrazione festiva officiata dal presule comasco insieme a don Sergio Tettamanti, don Augusto Bormolini, don Giovanni Corradini, don Roberto Secchi, don Michele Gianola, il monaco Matteo Navoni e il diacono Vincenzo è stato benedetto l’altare, costruito in loco, che attende di essere dedicato ai sette monaci uccisi in Algeria e beatificati nel 2018. Un gesto che sancisce anche l’avvio di una nuova stagione di rinascita della Val Perlana e dell’antico complesso monastico, oggi di proprietà della Diocesi di Como. Il progetto di rendere abitabili e fruibili i locali del monastero ha trovato già domenica volontari disponibili, animati da un sogno, già vagheggiato qualche decennio fa: riportare la vita a San Benedetto. E oggi, il progetto è concreto: ospitare piccoli gruppi per giornate di preghiera o ritiri spirituali, individuando nella Val Perlana un punto di approdo in un cammino di fede e di ricerca di Dio. Mantenere pulito il bosco circostante, tenere in efficienza la chiesa, intervenire attraverso lavori di riqualificazione dell’intero complesso architettonico sono alcuni dei primi obiettivi di chi ha a cuore il luogo. Una proposta agganciata ad una semplice e chiara regola benedettina: “ora et labora” che si apre a chiunque voglia sperimentarla. Chi fosse interessato a collaborare alle iniziative può contattare don Sergio attraverso il recapito indicato nel sito.

 

La lezione di Darko Pandakovic
Sabato 30 aprile 2022: l’incontro con l’architetto Darko Pandakovic, Professore di Architettura del Paesaggio presso il Politecnico di Milano.
Fatica e sudore. Partenza dura per chi accede al sentiero che sale a San Benedetto in Valperlana. Eppure, è l’occasione per allontanarsi dal rumore del traffico, dal sottofondo ritmato del lavoro e invita ad addentrarsi nel verde, accogliendo i suoni, i colori e i profumi della natura. Un percorso di purificazione dal brusio del mondo per provare, attraverso un impegno fisico, a raccogliersi in sé stessi. Inizia così la lezione di Darko Pandakovic. Sabato 30 aprile. Una lettura dalla prospettiva intrecciata, che non si ferma all’osservazione attenta e alla conoscenza teorica degli elementi artistici. Ma si spinge ad andare più in profondità, nella capacità umana di ascoltarsi, e in altezza, a cogliere gli elementi che invitano a sollevare l’anima, più in alto, verso la propria salvezza. Le pietre raccontano il mestiere di costruire: l’abilità, la determinazione, l’impegno, il desiderio di trasmettere ad altri alcuni valori essenziali. L’orientamento (ad est dove sorge il sole) e gli elementi architettonici creati (lesene e archetti) esprimono l’adesione ad una religiosità semplice, ma rigorosa, che mantiene il proprio legame inscindibile con Dio, con la preghiera, con la devozione, che non si perde nel tempo. L’essenzialità dei conci squadrati suggerisce sobrietà, fattore importante per fare chiarezza attorno a sé e rivolgere gli occhi al soprannaturale e al cielo. Infine, l’interno, piccolo gioiello romanico di basilica, con tre monofore strombate nell’abside maggiore: dal buio di sé stessi e del mondo mondano il consiglio a guardare sempre alla luce. Un richiamo costante agli uomini di ogni tempo. E, a noi contemporanei dice di sollevare gli occhi, più spesso, al cielo e di vivere con maggiore consapevolezza e presenza nella realtà.